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3 Aprile 2024

Corso “Hello AI” | Intervista a Riccardo

Ciao, sono Riccardo, Client Manager in IUNGO.
Ho scelto da circa 10 anni di occuparmi professionalmente di metodologie, soluzioni e tecnologie in grado di efficientare i processi operativi delle aziende e di ridurre quanto più possibile le attività delle risorse a basso valore (soluzioni di BPM, RPA, SRM, ecc…).
Recentemente ho avuto l’opportunità di partecipare a un corso sull’Intelligenza Artificiale (AI). È stato un viaggio affascinante nel mondo della tecnologia che sta plasmando il nostro presente e il nostro futuro in modo sorprendente.

Ma cos’è esattamente l’AI? In poche parole, si tratta di simulazione dell’intelligenza umana da parte delle macchine. Questa tecnologia consente ai computer di apprendere dai dati, trarre conclusioni, fare previsioni e addirittura interagire con gli esseri umani in modo sempre più naturale.
Una delle applicazioni più interessanti dell’AI è ChatGPT, che è in grado di comprendere e generare testo in modo molto simile a come lo farebbe una persona. È stato incredibile osservare come questa tecnologia possa conversare, rispondere a domande e persino aiutare a risolvere problemi complessi.

Ci sono diversi motivi per cui trovo l’Intelligenza Artificiale così affascinante e importante:
1. Innovazione: L’AI sta guidando l’innovazione in tutti i settori, dalla sanità alla finanza, dalla produzione alla ricerca scientifica. La sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e trovare modelli nascosti sta aprendo nuove possibilità inimmaginabili.
2. Efficienza: Grazie all’AI, le attività quotidiane possono diventare più efficienti ed efficaci. Processi automatizzati, assistenti virtuali e algoritmi di ottimizzazione stanno migliorando la produttività e riducendo gli errori umani.
3. Crescita Professionale: Essere competenti nell’AI e nelle sue applicazioni è diventato sempre più cruciale nel mercato del lavoro. Acquisire conoscenze in questo campo può aprire porte a nuove opportunità di carriera e sviluppo personale.

La prima parte del corso era mirata a fornirci una conoscenza base degli elementi che compongono l’Intelligenza Artificiale, quali ad esempio:
Machine Learning: L’AI utilizza il machine learning per insegnare ai computer a fare previsioni o a compiere azioni senza essere esplicitamente programmati. È come insegnare a un bambino a riconoscere un gatto mostrandogli molte immagini di gatti.
Reti Neurali: Le reti neurali sono un tipo di algoritmo di machine learning ispirato al funzionamento del cervello umano. Immagina di costruire una rete di amici: ogni amico (neurone) ha un compito specifico e insieme lavorano per risolvere un problema.
Deep Learning: Il deep learning è una tecnica di machine learning che utilizza reti neurali molto grandi con molti strati di neuroni per analizzare dati complessi.
Algoritmi di Ottimizzazione: Gli algoritmi di ottimizzazione sono come mappe che aiutano a trovare il percorso più breve per raggiungere una meta. L’AI usa questi algoritmi per risolvere problemi di pianificazione, di assegnazione delle risorse e molti altri.

La seconda parte del corso è risultata molto utile ed interessante, perché abbiamo effettuato diversi esempi pratici di utilizzo di ChatGPT, contestualizzati in ambito Marketing, HR, elaborazione di immagini, realizzazione di filmati, ecc. Un’esperienza del genere ci ha lasciato sbalorditi nel percepire quanto sia semplice ed efficace l’interazione con gli strumenti tecnologici e quanto risultino realistici i risultati ottenuti, in termini di testi, fotografie e di filmati con i quali è possibile definire un contenuto e farlo dire sia ad un volto totalmente inventato dalla macchina, sia ad un personaggio pubblico, con la propria voce, circondato da persone e panorami facilmente definibili in modo artificiale.
Al termine del corso ci si trova estasiati da ciò che la tecnologia è già in grado di fare, con la consapevolezza di non potersi più fidare di qualsiasi fotografia o filmato pubblicato su media, social, ecc.

E’ stata un’esperienza molto interessante sia per quanto riguarda la cultura personale su un tema così attuale e significativo per nostra generazione, sia dal punto di vista professionale: molte persone che, come me, svolgono un lavoro che li vede proporre alle aziende soluzioni e tecnologie per efficientare i processi aziendali, sono esposte al rischio di citare in modo improprio l’AI, per risultare quanto più possibile moderni e in grado di mettere a disposizione il meglio che la tecnologia offre. Peccato che ormai sempre più spesso la controparte si dimostra preparata su tali temi e avere maggiore consapevolezza su ciò che si dice, evita di dare l’immagine di una persona che vuole distinguersi, ma parla di temi che non conosce.

Riccardo Coianiz – Client Manager