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13 Luglio 2022

Dal Giappone anni ‘50 all’Italia, IUNGO rilancia il metodo Hoshin Kanri per il miglioramento continuo dell’organizzazione

Nuovi problemi affollano la gestione del lavoro di oggi che, negli ultimi due anni, ha subìto un’evoluzione nella direzione di una progettualità ibrida amministrata da remoto che ha colto impreparate molte imprese: la media settimanale globale di tempo trascorso in riunione su Teams è aumentata del 252% da marzo 2020, e il lavoro extra-time e nel fine settimana è cresciuto rispettivamente del 28% e del 14%.

Con un fatturato di 5 milioni di euro, una crescita del 30% nell’ultimo anno e un ampliamento del 20% del proprio organico, IUNGO, piattaforma di supply chain collaboration, ha individuato 7 step per implementare la metodologia Hoshin Kanri, una tecnica di gestione del lavoro da lei implementata basata sul raggiungimento di obiettivi strategici volti al miglioramento continuo sviluppata per la prima volta negli anni ‘50 dal professor Yoji Akao in Giappone. 

 

Eccesso di task e di call di allineamento, poca prioritizzazione, scarsità di comunicazione, mancanza di obiettivi strategici e assenza di visione d’insieme sono tra i principali problemi che affollano la gestione del lavoro di oggi che, negli ultimi due anni, ha subìto un’evoluzione nella direzione di una progettualità ibrida amministrata da remoto che ha colto impreparate molte imprese.

Il Work Trend Index 2022 di Microsoft (1), infatti, rileva che, dopo due anni di lavoro da remoto, dipendenti e collaboratori richiedono ai propri datori nuove modalità di organizzazione aziendale, nonché maggiore flessibilità e tempo libero. Tra tutti i dati, la ricerca evidenzia che la media settimanale globale di tempo trascorso in riunione su Teams è aumentata del 252% da marzo 2020, e che il lavoro extra-time e nel fine settimana è cresciuto rispettivamente del 28% e del 14%.

Non è questo, però, il caso di IUNGO (www.iungo.com), piattaforma di supply chain collaboration nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che già dal 2021 ha introdotto all’interno della propria cultura aziendale l’Hoshin Kanri, una tecnica di gestione del lavoro basata sul raggiungimento di obiettivi strategici volti al miglioramento continuo sviluppata per la prima volta negli anni ‘50 dal professor Yoji Akao in Giappone. 

 

Cos’è la metodologia Hoshin Kanri e quali sono gli step per abbracciarla

Alla base di questa antica tecnica nipponica di gestione del lavoro incentrata sul raggiungimento degli obiettivi aziendali strategici, c’è l’idea che la singola persona, in quanto esperta nel proprio esercizio, sia fondamentale nel rendere la propria organizzazione la migliore nel suo campo. In giapponese, infatti, Hoshin significa “ago della bussola”, Kanri, “controllo”. Questi concetti, insieme, riflettono la mission della metodologia: dal management al collaboratore esterno, tutti, allineati, lavorano al raggiungimento degli stessi obiettivi strategici, il “vero nord” secondo la filosofia (2)

La tecnica è applicabile da qualsiasi tipo di organizzazione che persegua degli obiettivi strategici senza il bisogno di ricorrere a tool specifici. L’unico obbligo è la condivisione dell’Hoshin Kanri con tutti i suoi membri in maniera tale che ognuno, soprattutto nei momenti di difficoltà, possa far riferimento allo schema e ottimizzare il lavoro con il rientro di eventuali situazioni di crisi. Ma quali sono gli step per abbracciare la metodologia Hoshin Kanri

Ecco i 7 passaggi adottati e suggeriti da IUNGO per implementarla:

  • Individuazione della visione dell’azienda: la visione di un’organizzazione incarna i suoi ideali e rappresenta la sua guida per definire gli obiettivi a lungo termine. Per individuarla, le domande a cui un’impresa deve rispondere, secondo il management di IUNGO sono: qual è il nostro scopo? Quale problema vogliamo risolvere? Qual è il nostro futuro?
  • Individuazione degli obiettivi strategici: l’Hoshin Kanri non definisce un obiettivo come strategico solo in funzione dei traguardi che l’organizzazione deve raggiungere. Non deve, dunque, solo essere misurabile, quantificabile e condiviso. Nella visione di IUNGO deve perseguire sotto tutti gli aspetti il miglioramento continuo. Fondamentale, in questo, è la sinteticità: a monte, i vertici devono fare una scrematura degli obiettivi strategici selezionando i più concreti.
  • Perseguire il miglioramento continuo: il miglioramento continuo, o kaizen, è il fine ultimo a cui deve tendere ogni dipendente in riferimento a se stesso e ogni azienda in riferimento ai propri obiettivi. IUNGO suggerisce che il miglioramento continuo è fatto di piccoli cambiamenti organizzativi e di processo: è lento ma costante.
  • Individuazione delle leve per la realizzazione degli obiettivi: ogni reparto aziendale possiede delle specificità che possono contribuire al miglioramento continuo della propria organizzazione. La chiave di volta, nell’opinione di IUNGO, è l’individuazione degli strumenti propri di ciascun gruppo e l’allineamento di questi in nome del raggiungimento degli stessi obiettivi.
  • Traduzione concreta degli obiettivi: per far sì che un obiettivo diventi risultato, IUNGO riflette sulla necessità di creare un piano di lavoro, una road map, che guidi tutti al raggiungimento dello stesso traguardo nel minor tempo possibile per evitare la dispersione di energie e risorse.
  • Verifica periodica degli obiettivi: l’organizzazione deve verificare periodicamente lo stato di salute del proprio Hoshin Kanri. Per farlo, IUNGO consiglia di realizzare un’analisi che tenga conto di successi ed errori in grado di far rientrare emergenze e crisi ma anche di creare un precedente positivo per gli anni a venire.
  • Verifica finale: secondo l’esperienza di IUNGO, con la verifica finale  l’organizzazione si accerta di aver raggiunto tutti gli obiettivi strategici prefissati all’inizio dell’anno e compila un report interno condiviso che tenga traccia di tutti gli eventi dell’anno.

L’adozione dell’Hoshin Kanri ha consentito a IUNGO di crescere del 30% nell’ultimo anno, segnando un fatturato di 5 milioni di euro. La crescita è avvenuta in maniera strutturata, tanto che l’azienda ha ampliato del 20% il proprio organico, attualmente composto da 64 unità. La metodologia in questione ci ha permesso di declinare la strategia aziendale in ogni area in modo coerente, efficace e focalizzato. IUNGO aiuta le aziende a strutturare i loro processi con la propria tecnologia senza dimenticare di migliorare costantemente se stessa.” – dichiara Andrea Tinti, Founder e CEO di IUNGO.

IUNGO ha ricevuto una menzione speciale in occasione del Kaizen Award 2022, appuntamento annuale a firma di Kaizen Institute Italia che premia le organizzazioni che perseguono strategicamente il miglioramento continuo. Il riconoscimento, in particolare, è dovuto all’adozione di un’efficace implementazione della metodologia Hoshin Kanri nei processi di marketing, gestione dei progetti e lead generation.

 

IUNGO

Nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia da un’idea di Andrea Tinti, CEO & Founder classe 1972, IUNGO ha ideato una piattaforma per l’ottimizzazione della supply chain collaboration e dei processi aziendali correlati grazie a un’innovativa tecnologia in cloud adottata, tra gli altri, da IMA GROUP, DATALOGIC, LUXOTTICA. Dopo essere stata indicata da Gartner come Leader di un nuovo Trend di mercato e inserita nella classifica FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies 2020, IUNGO ha vinto il premio Cribis Prime Company 2020 e 2021. IUNGO ha sede a Modena e a Milano.

 

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