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26 Ottobre 2022

Allo IUNGOFORUM si traccia il percorso verso la supply chain 5.0

Inflazione, incremento dei costi delle materie prime, dei costi energetici e dei costi logistici, negli ultimi mesi hanno trasformato il mondo della supply chain: analisi dei dati in ottica predittiva e sviluppo di una cultura aziendale orientata alla trasformazione digitale e allo sviluppo di competenze possono essere la chiave per affrontare gli imprevisti in modo rapido e agile? Di questo e molto altro si è parlato a IUNGOFORUM.

 

160 spettatori live e 100 utenti connessi da remoto: chiude con questi numeri IUNGOFORUM, evento dedicato al futuro della supply chain in Italia tenutosi il 21 ottobre 2022 a Modena presso l’RMH Hotel Modena Des Arts organizzato da IUNGO (www.iungo.com), piattaforma di supply chain collaboration in cloud, con la partecipazione di alcuni tra i più importanti stakeholders del suo network tra cui DDM Solutions, DEEP TIER, Fabbrica del Valore, INFOMANAGER e OLTRE SOLUTIONS.

Dall’aumento dei costi dei materiali e dell’energia fino alla carenza di materie prime, la giornata ha passato in rassegna le soluzioni possibili alle sfide emergenti che i supply manager del futuro dovranno fronteggiare attraverso due plenarie e cinque workshop.

Ha aperto i lavori presentando lo stato di salute attuale del settore e i possibili scenari futuri Andrea Tinti, CEO & Founder di IUNGO: “L’obiettivo di IUNGO è fornire servizi che rispondano alle sfide dei facility manager e dei supply chain manager e aiutare a prendere decisioni in un contesto di mercato come quello attuale. In questi anni la nostra realtà è cambiata ed è cresciuta: siamo passati da un fatturato di 3.7 mln nel 2020 a 5.2 mln del 2022 segnando una crescita del 40% e passando da 53 a 70 dipendenti attraverso quella che è stata la tempesta perfetta per il mondo della supply chain: dall’esplosione della volatilità della domanda causata da pandemia, all’aumento dei costi delle materie prime, dei costi logistici e di quelli energetici fino alla inflazione. Inoltre il mondo della supply chain deve tener conto di altri due fenomeni che si stanno facendo largo tra le imprese: il primo è quello della spinta delle aziende verso una maggiore personalizzazione del prodotto, non solo nel mercato del lusso, ma anche per prodotti di uso comune. Il secondo tema che ci troveremo ad affrontare nei prossimi due anni è quello della sostenibilità: il mercato è premiante verso chi sposa i temi della sostenibilità, ed è per questo che bisogna viaggiare in quella direzione.

Ci inseriamo inoltre – ha aggiunto Tintiin un contesto in cui reshoring e nearshoring si stanno consolidando e questa può essere un’occasione per dare nuovo impulso alla manifattura italiana, ma le aziende devono muoversi agilmente, preparandosi a cambiare i propri fornitori con maggiore rapidità e proprio per rispondere a questa esigenza è fondamentale mettere in campo una digitalizzazione del sistema della supply chain. Digitalizzazione che deve essere in grado di garantire maggiore efficienza e controllo della filiera, ma anche fornire suggerimenti sulle azioni da compiere e sviluppare azioni automatiche anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale“.

Il panel “Boost your Supply Chain Synergy” moderato da Fabio Candussio, Founding Partner di Novalia, società di consulenza direzionale e organizzativa, Professore universitario presso l’Università degli Studi di Udine e della CUOA Business School in cui è anche Co-Director dell’Executive Master in Operations and Supply Chain Management, ha introdotto l’uditorio alle possibili strade percorribili per fronteggiare le nuove criticità del mercato con l’aiuto degli esperti del settore: “Siamo di fronte ad una trasformazione verso l’industria 5.0 un’industria più sostenibile, umanocentrica e resiliente. Si è passati da una produzione industriale ad una produzione digitale che rende i processi produttivi più sostenibili e intelligenti. La supply chain si trasformerà allo stesso modo e allo stesso modo parliamo di supply chain 5.0. Si tratta di una trasformazione epocale per il settore in cui è necessario trovare forme di resilienza per adattarsi rapidamente alle condizioni esterne e agli eventi improvvisi che continuano a presentarsi. Mettere al centro l’uomo di questa rivoluzione significa fornirgli quegli strumenti e quelle conoscenze per prevenire e affrontare questi cambiamenti.

Paolo Dotti, IVS Operations & Site e Amministratore Delegato di Nilfisk S.p.A., ha posto l’accento sul ruolo della cooperazione: “Cooperare con i fornitori è la soluzione. Negli anni siamo riusciti a mantenere l’integrazione con il cliente stabilendo incontri settimanali e prendendo provvedimenti immediati. Ci siamo mantenuti su performance di delivery del 90% anche grazie allo sviluppo di una supply chain locale”.

L’analisi predittiva dei dati agevolata dall’uso di strumenti evoluti, risolve le comuni problematiche degli uffici acquisti. L’approccio agile e l’utilizzo di una kanban board, in particolare, consentono una maggiore affidabilità del fornitore e sensibilizzazione dell’ufficio acquisti. Stiamo elaborando una soluzione in grado di predire l’evoluzione in tempo reale dei prezzi di acquisto con lo scopo di trasferire i nostri calcoli probabilistici in un listino.”, ha affermato Alfonso Olivieri, Responsabile Acquisti di TeknoIce Srl assegnando un’importanza strategica all’intelligenza artificiale.

In merito alla cultura aziendale e alle competenze tecnologiche, infine, Claudio Dusio, Global Chief Procurement Officer di CEME S.p.A., ha aggiunto: “In un contesto di mercato come quello attuale la tecnologia può essere d’aiuto per prevedere alcune situazioni e aiutare le aziende a controllarle e gestirle meglio. Tuttavia è necessario sviluppare all’interno dell’azienda una cultura aziendale adeguata che parta dalle competenze interne necessarie e arrivi ad una formazione fluida e distribuita a tutti i livelli dell’azienda”.

Hanno sigillato questa edizione di IUNGOFORUM 5 workshop “DDM for SAP Applications: La digitalizzazione dei processi documentali nella Supply Chain”, a cura di Vincenzo Santoro, Sales Manager di DDM Solutions, ha affrontato il tema della gestione ottimizzata della documentazione dei processi commerciali. Cristian Saccani, CEO di DEEP TIER, ha parlato invece di fonti di finanziamento non tradizionali con il workshop “DEEP TIER: il futuro della Supply Chain Finance“. Marco Businaro, CEO di Fabbrica del Valore, ha discusso di processi applicativi legati alla digitalizzazione con “Il digital saving, i processi come driver del successo degli strumenti“. Il Workshop “Conoscere per decidere – il procurement come area strategica” tenuto dalla CEO di INFOMANAGER Roberta Pinna e dal data analyst Manuel Vestrucci si è soffermato sui punti fermi su cui costruire il successo di un’azienda. Infine, Pasquale Lanci, CEO di OLTRE SOLUTIONS ha portato sul palco il tema delle tecnologie smart nell’ambito dei processi logistici con “Supply Chain Visibility ed Intelligenza Artificiale“.

Nell’arco della mattinata, la plenaria a cura di IUNGO ha acceso i riflettori anche su IUNGOsales, nuova piattaforma tecnologica pensata per le vendite e il back-office commerciale in grado di digitalizzare la ricezione gli ordini di vendita (qualunque sia la fonte di ingresso) e standardizzarne il processo di acquisizione: “In questo ultimo anno ci siamo messi in ascolto e, grazie a 400 survey e 50 interviste somministrate ai clienti e ai principali stakeholders IUNGO, abbiamo raccolto le principali esigenze manifestate: per prima, la necessità di approfondire le conoscenze tecnologiche e su questo abbiamo messo a punto un calendario formativo. Abbiamo poi riscontrato nei clienti il bisogno di supporto sulla gestione dei processi e delle decisioni, una sorta di accompagnamento nella digital transformation per gestire le situazioni critiche. A questo proposito abbiamo impostato un sistema di certificazione per i consulenti che sono gli attori chiave per supportare le aziende nella fase di supporto dei processi. Infine, i clienti hanno bisogno di conoscere le evoluzioni di prodotto che soddisfano le nuove esigenze delle imprese.” – anticipa Luca Mongiorgi, Head of Marketing,

Grazie alle nuove acquisizioni e alle partnership che IUNGO ha allacciato, la direzione della nostra realtà sarà sempre più quella di gestire la supply chain sia lato finanziario che lato relazione e scouting del fornitore. L’obiettivo è inserirsi in un contesto in cui velocità ed efficienza sono driver del cambiamento.” – conclude Micaela Valent, Head of Solutions di IUNGO anticipando la direzione futura delle nuove soluzioni firmate IUNGO.

Per tutta la durata dell’evento, 5 stand espositivi hanno consentito ai partecipanti di avvicinarsi alle realtà protagoniste dell’evento e alle loro soluzioni.

 

IUNGO

Nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia da un’idea di Andrea Tinti, CEO & Founder classe 1972, IUNGO ha ideato una piattaforma per l’ottimizzazione della supply chain collaboration e dei processi aziendali correlati grazie a un’innovativa tecnologia in cloud adottata, tra gli altri, da IMA GROUP, DATALOGIC, LUXOTTICA. Dopo essere stata indicata da Gartner come Leader di un nuovo Trend di mercato e inserita nella classifica FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies 2020, IUNGO ha vinto il premio Cribis Prime Company 2020 e 2021. IUNGO ha sede a Modena e a Milano.

 

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