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15 Maggio 2025

ESG e Supply Chain: perché le imprese devono partire dai fornitori

Valutare i fornitori secondo criteri ESG consente alle aziende di integrare la sostenibilità nella loro filiera, migliorare la trasparenza, ridurre i rischi e accedere a finanziamenti. Ma come farlo? Lo spiegano IUNGO, azienda specializzata nell’ottimizzazione dei processi di supply chain collaboration, e PERTEC, società di consulenza con competenze avanzate in ambito ESG.

La sostenibilità rappresenta oggi un driver strategico per la competitività delle imprese, non più solo una scelta etica. Le recenti normative europee, dal Green Deal al Corporate Sustainability Reporting Directive, impongono alle aziende un alto livello di trasparenza sulle proprie performance ambientali, sociali e di governance. Sebbene con lo Stop the Clock l’entrata in vigore di alcuni obblighi sia stata posticipata, questo rinvio rappresenta un’opportunità: le imprese hanno più tempo per prepararsi in maniera strutturata, anticipare la compliance normativa ed esplorare le opportunità strategiche offerte dalla sostenibilità, trasformandola in un reale vantaggio competitivo in vista delle scadenze previste entro il 2028.

Per affrontare questa sfida, IUNGO, azienda specializzata nell’ottimizzazione dei processi di supply chain collaboration, e PERTEC, società di consulenza con competenze avanzate in ambito ESG, stanno collaborando per aiutare le aziende ad affrontare la crescente complessità normativa come un’opportunità di crescita, qualificazione e miglioramento continuo.

Perché partire dai fornitori

Partire dal rating ESG dei fornitori consente alle aziende di integrare la sostenibilità fin dalle prime fasi della filiera. Valutare i fornitori secondo criteri ambientali, sociali e di governance arricchisce i tradizionali processi di qualifica e offre uno strumento concreto per confrontare le performance sostenibili dei partner. Questo approccio migliora la trasparenza, facilita la selezione di fornitori allineati ai valori aziendali, incentiva comportamenti responsabili in tutta la catena del valore e contribuisce a migliorare l’accesso ai finanziamenti, grazie a una maggiore affidabilità e solidità del sistema di approvvigionamento. Inoltre, i fornitori stessi ne traggono vantaggio: possono individuare aree di miglioramento, rafforzare la propria competitività, semplificare la partecipazione a più catene di fornitura.

Partire dai fornitori è fondamentale perché rappresentano uno dei pilastri della dimensione ESG. È un ambito difficile da monitorare, ma anche quello con i maggiori margini di miglioramento. Rendere la sostenibilità accessibile a tutta la filiera significa creare le condizioni perché ogni attore, anche il più piccolo, possa contribuire in modo concreto. Questo approccio favorisce l’inclusione, aumenta la trasparenza e rafforza l’allineamento ai valori ESG lungo tutta la catena di fornitura.” – sottolineano Umberto Perati, Co-founder & CEO e Silvia Ferrari, Direttrice operativa di PERTEC.

Come valutare i fornitori

Per integrare la sostenibilità nei processi di approvvigionamento, è fondamentale sapere quali criteri osservare, come valutarli e come raccogliere le informazioni in modo efficace. IUNGO e PERTEC hanno ideato una guida pratica ai principali criteri ESG da considerare quando si analizza la propria filiera da affiancare a una soluzione digitale come quella a cui sta lavorando IUNGO che consente di raccogliere in modo strutturato e automatizzato i dati ESG dai fornitori, ridurre il carico operativo sia per le aziende capofila che per i fornitori stessi, e fornire un rating di sostenibilità utile per valutazioni e confronti. Il tutto garantendo tracciabilità e certificabilità delle informazioni, in linea con le esigenze di rendicontazione introdotte dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD):

Ambiente: verificare se il fornitore possiede certificazioni come la ISO 14001, quali pratiche adotta per la gestione dei rifiuti, il livello di efficienza energetica dei suoi impianti e l’impegno verso un uso responsabile delle risorse naturali.
Sociale: valutare le politiche aziendali su salute e sicurezza sul lavoro, il rispetto della parità di genere, l’investimento nella formazione continua del personale, la tutela dei diritti dei lavoratori e l’impegno verso la comunità locale.
Governance: controlla la presenza di un codice etico, modelli organizzativi per la prevenzione della corruzione, il grado di trasparenza nella gestione aziendale e l’adozione di sistemi di controllo e rendicontazione.

La sostenibilità non è solo un obbligo normativo, è anche una leva di crescita: mappare le performance ESG dei fornitori è oggi un passaggio d’obbligo per gestire i rischi lungo la supply chain, accedere a finanziamenti agevolati e migliorare l’impatto sociale e ambientale complessivo. Farlo in modo puntuale non basta: occorre un monitoraggio continuo e orientato al miglioramento, per accompagnare l’intera filiera in un percorso di evoluzione sostenibile. In questo contesto, dotarsi di uno strumento digitale è essenziale per raccogliere dati in modo strutturato, confrontabile e aggiornato, favorendo decisioni consapevoli e un dialogo efficace con i partner della catena del valore. Rispettare i criteri ESG è infatti ormai una condizione necessaria per partecipare a bandi pubblici e accedere a incentivi” – dichiara Micaela Valent, COO dell’area Solutions di IUNGO.

Grazie all’esperienza, alla tecnologia di IUNGO e al supporto metodologico di PERTEC, le aziende possono affrontare la complessità normativa come un’opportunità di crescita, qualificazione e miglioramento continuo. La sostenibilità, partendo dalla supply chain, diventa così un elemento strutturale della strategia aziendale.

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IUNGO
Nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia da un’idea di Andrea Tinti, CEO & Founder classe 1972, IUNGO ha ideato una piattaforma per l’ottimizzazione della supply chain collaboration e dei processi aziendali correlati grazie a un’innovativa tecnologia in cloud adottata, tra gli altri, da DATALOGIC e LUXOTTICA. Dopo essere stata indicata da Gartner come Leader di un nuovo Trend di mercato e inserita nella classifica FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies 2020, IUNGO ha vinto il premio Cribis Prime Company 2020 e 2021. IUNGO ha sede a Modena e a Milano.

 

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Autore

  • Micaela

    Al termine della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell’Università degli Studi di Udine, Micaela Valent entra in contatto con il mondo della consulenza nell’ambito degli acquisti e della qualità fornitori fino a diventare Supplier Quality Manager e poi Procurement Manager. Nel 2020 arriva in IUNGO S.p.A come Product Manager, consegue un master in Product Management e diventa Chief Operating Officer dell’Area Solutions.

    Chief Operating Officer Solutions IUNGO