La supply chain di oggi e la ricerca dei fornitori alternativi
In un contesto economico e geopolitico sempre più instabile, le aziende non possono più permettersi una supply chain statica.
Lo scouting continuo di nuovi fornitori è oggi una delle leve da usare per garantire flessibilità, resilienza e competitività.
Perché attivare lo scouting anche in assenza di urgenze?
Se fino a pochi anni fa la ricerca di nuovi fornitori era un’attività reattiva – attivata solo in caso di necessità – oggi assume un ruolo preventivo e strategico.
Proviamo a pensare quanto può costare la ricerca di un fornitore alternativo in piena necessità e quali potrebbero essere gli effetti conseguenti che impatterebbero sia sulla produttività del processo d’acquisto sia lungo l’intera supply chain.
È importante, quindi, tenere sempre le porte aperte sul mercato per intercettare le potenziali opportunità e una volta individuate assumere un atteggiamento proattivo sfruttando leve e strumenti utili a qualificare al meglio i fornitori potenziali:
- segmentare le aziende presenti nel mercato di riferimento
- monitorare costantemente i player sotto l’aspetto economico/finanziario/patrimoniale
- interloquire con loro a prescindere dalla necessità
- implementare strumenti digitali a supporto
Se ci soffermiamo su quest’ultimo punto, è ancora più evidente come l’implementazione di tecnologie abilitanti risponda al bisogno principale di acquisire flessibilità e sopravvivere anche a cambiamenti drastici e repentini che possono verificarsi soprattutto in situazioni di emergenza.
Questo perché la digitalizzazione della supply chain si traduce in: collaborazione, accessibilità, scalabilità e semplicità.
Vantaggi della ricerca costante di nuovi fornitori
Le aziende che presidiano in modo strutturato il mercato potenziale dei fornitori possono:
- Diversificare il rischio: riducendo la dipendenza da singoli fornitori e aumentando la resilienza operativa.
- Scoprire partner innovativi: individuando fornitori che possono offrire vantaggi competitivi su tecnologia, servizio, sostenibilità o qualità.
- Anticipare le esigenze: rispondendo con prontezza a cambi di scenario, criticità o nuove esigenze interne.
È importante prima di tutto cambiare l’approccio al problema e usare le giuste leve utili a raggiungere l’obiettivo:
- dimensionare costantemente il proprio parco fornitori per ottimizzare e gestire gli sprechi all’interno del processo
- conoscere il proprio processo di supply chain attraverso la misurazione dell’efficienza del monitoraggio del parco fornitori
- misurare l’economicità di ciascun fornitore
- riportare la misurazione dei fornitori su un campo neutro e obiettivo
- definire i target da raggiungere in ottica di miglioramento
Tutte queste leve, se sfruttate con efficienza e costanza, permettono di conoscere il proprio parco fornitori nell’ottica di rendere la propria supply chain proattiva, “aperta al mercato” e consapevole delle proprie opportunità.
Il nuovo scenario degli approvvigionamenti
Gli ultimi anni hanno messo a dura prova le catene di fornitura globali. Dal 2023, trend come reshoring, nearshoring, instabilità geopolitica e maggiore attenzione ai criteri ESG stanno ridefinendo le strategie di sourcing. In questo contesto, la funzione acquisti assume un ruolo sempre più analitico e consulenziale.
Secondo una recente indagine, solo il 30% delle aziende adotta processi strutturati di qualifica fornitori. Tuttavia, il 67% prevede di digitalizzarli entro i prossimi 12 mesi. Le aziende più virtuose riescono a:
- Ridurre il lead time di acquisto fino al 30%
- Ottenere condizioni economiche migliorative nel 10% dei casi
- Liberare l’80% del tempo operativo dei buyer, a vantaggio di attività strategiche
